L’allenamento

L’estate caldissima ci rendeva scontrosi
senza dialogo, solo parole dette male
e allora spesso mi ritrovavo a fare lunghe passeggiate
giravo per il quartiere, persino i sottopassi
un giorno svoltai per una viottola popolare
sfociai in un grande spazio luminoso
un campo
un campo con una rete tutta attorno
una manciata di ragazze correvano indaffarate
una squadra o parte di una squadra di football americano
a malapena credevo ne esistesse una maschile in tutta Italia
quindi mai avrei immaginato ci fosse
una squadra femminile di football americano
nella mia città, persino.
Mi sedetti su uno dei tre gradoni di cemento
assistetti all’allenamento
assistetti a quelli dei giorni seguenti;
Agosto fu scandito dall’allenamento delle ragazze
e da questo mio appassionarmi al football americano.
Cominciai a seguire la NFL
ma non avendo nessuno con cui parlarne
indagai su quale fosse il posto in cui la squadra
celebrava il terzo tempo.
Lo trovai:
un baretto vicino al campo.
La prima volta che c’entrai, con mia grande sorpresa
due di loro mi salutarono.
Mi colpii il fatto di ritrovarle
a indossare una femminilità
che non s’addiceva al contesto.
Conobbi Lucrezia
e finii nel suo letto.
Dentro ai giorni la città si aranciava
le strade si ammantavano di foglie d’acero
il mio cuore si alleggeriva
e il tumulto che portano le cose nuove e improvvise
si quietava col fresco della sera
ma forse
non era la sera.