La notte di S. Lorenzo

Questa comoda calma
questo silenzio morbido
che incalza nell’ultimo pomeriggio
quando attracca
sulle rive della consapevolezza
la malinconia liquida della sera
 
questa luce buia
questo frusciare di anime
nel sole che rimuore
quando tutti i cieli si spengono
e sulle spalle bussa il richiamo del riposo
il riscatto chiesto agli insonni
 
questa luna profumata
questo nero coriandolare di stelle
che si bagnano negli sguardi
supplicati di chi ha il talento della fede
meravigliati di chi cerca l’abisso
magnificati di chi aspetta
che le costellazioni cambino
che comincino a brillare al contrario
così da invertire la rotta
di una barca
che si è allontanata troppo
e troppo presto.

Ma io?

Ma io?
Io non ho niente per te.
Le poesie che hai letto
i romanzi
le storie di cui fai parte
non ho niente per te.
Cosa ti aspetti?
Non aspettarti le sceneggiature
di un film che non guarderai mai.
Chi fa il finale sei tu
chi mi guarda sei tu
chi sa com’è meglio sei tu
io posso solo virare la rotta della mia storia.
Ma guardami
io ho solo un po’ di terra
e una vanga
e il privilegio di poterti estirpare
tutte le volte che voglio.