Non ho mai cercato nulla che ti somigliasse,
piuttosto il contrario,
ho cercato di far assomigliare le cose a te.
Gli oggetti hanno preso le sembianze
delle cose di ogni giorno,
se ogni giorno fosse assieme a me.
Lo spremiagrumi
il centrotavola,
il portasapone,
il battiscopa,
lo stendipanni,
il giradischi,
gli asciugamani,
il fermacarte.
Il fermacarte,
già.
Cambia aspetto,
non esserti più,
divieni un vento.
Scegli tu quale,
Maestrale? Puoi.
Levante? Puoi.
Tramontana? Puoi.
Libeccio? Puoi.
Ma cambia, ti prego,
non voglio più pensare
che hai una consistenza
materiale
fisica
gravitazionale
se non posso più
tenerti.