la verità è che non guardavo le sue mani
guardavo l’impronta delle sue labbra sul bicchiere
se non sai ascoltarmi
– diceva –
non fingere di saperlo fare
ma io l’ascoltavo
angeli della vite
diteglielo voi
che sapete ascoltarmi
mentre ascolto
e annego dentro alla ferita
in fondo al ventre della notte
angeli del luppolo
anche voi
testimoniate
voi che sapete
che nel sogno vi concedete
così come gli angeli del distillo
pure loro
lo sanno
come profuma il suo nome
diteglielo voi
io non conosco un porto sicuro
nel quale far riposare
la mia flotta sconfitta.